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Nuove rotte: la stagione 2025/2026

Una stagione di scritture vive e grandi interpreti

Il nuovo corso del Teatro del Fiume di Boretto riparte dalle voci degli autori contemporanei e dal talento di attrici e attori che danno vita alle loro storie.

In cartellone ci sono due grandi firme della drammaturgia internazionale, Yasmina Reza e Roger Rueff; due fra le voci italiane più premiate e rappresentate degli ultimi vent’anni, Fausto Paravidino, che reinterpreta la commedia francese Le Prénom, e Letizia Russo con Argo, tratto dal romanzo di Maria Grazia Ciani; due giovani autori italiani molto diversi fra loro e già molto apprezzati, Niccolò Fettarappa e Davide Sacco, oltre a una giovane autrice al suo debutto, Federica Cottini, fresca vincitrice del Milano Fringe Festival.

Dei nove spettacoli della stagione di prosa uno solo è un classico, la Lisistrata di Aristofane, messa in scena da una delle registe più autorevoli del teatro italiano, Serena Sinigaglia, che arriva a Boretto dopo il debutto estivo al Teatro Greco di Siracusa.

Fra gli interpreti in scena ci sono attrici che hanno fatto la storia del nostro teatro, come Lella Costa e Ariella Reggio; volti noti al grande pubblico come Francesco Scianna, Luca Bizzarri, Sara Lazzaro e Francesco Montanari, insieme ad alcuni fra i protagonisti più apprezzati della scena italiana contemporanea, tutti al servizio di spettacoli che uniscono il piacere dell’intrattenimento a uno sguardo critico, verticale, capace di farci riflettere e di aprirci a nuove prospettive.

Accanto alla stagione di prosa, il Teatro del Fiume propone tre appuntamenti dedicati al teatro del territorio e tre domeniche dedicate alle famiglie: una lettura scenica de Il Principe Felice di Oscar Wilde, capace di incantare anche gli spettatori più piccoli, e due fra gli spettacoli di teatro ragazzi più apprezzati degli ultimi anni, Ti vedo – la leggenda del basilisco di Emanuela Dall’Aglio (Premio Eolo 2025) e L’orso Felice della compagnia Dimitri/Canessa (Premio In-Box 2023). Occasioni tout public che permetteranno a un pubblico di ogni età di condividere un’esperienza teatrale comune, intensa e divertente per tutti.

L’obiettivo della nuova direzione artistica di Emanuele Aldrovandi e dell’Associazione Teatrale Autori Vivi è quello di proporre un teatro che non si chiuda nella nicchia intellettuale riservata agli addetti ai lavori, né ceda alle facili scorciatoie del puro intrattenimento commerciale: un teatro internazionale-popolare, profondo e appassionante allo stesso tempo, che possa arricchire il pubblico e che sia – come diceva Paolo Grassi nel 1946 – «il miglior strumento di elevazione spirituale e di educazione culturale a disposizione della società».

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